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Certificazioni per il turismo accessibile: hai mai pensato a questo target?
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Certificazioni per il turismo accessibile: hai mai pensato a questo target?

Oggi vogliamo affrontare un tema che può sembrare di nicchia, ma, lo scopriremo insieme, può rivelare grandi opportunità: le certificazioni per il turismo accessibile che una struttura ricettiva può ottenere.

Oltre che sinonimo di sensibilità e volontà di inclusione – temi sempre più importanti in una Società che sembra a volte alla deriva dal punto di vista del rispetto del “diverso da noi” -, il turismo accessibile può rappresentare un target molto interessante per hotel, b&b e strutture ricettive in genere.
Anzi, un micro target: a questa “categoria” appartengono infatti persone inserite trasversalmente in tutti gli altri macro target, dagli sportivi alle famiglie, da uomini e donne d’affari a coppie.

La struttura deve essere pronta però a riceverli nel modo giusto. Vediamo che cosa ci suggerisce la nuova legislazione in materia.

Il Fondo e le Certificazioni per il Turismo Accessibile

Definirci “problem solver per le strutture ricettive” significa fare una promessa importante; ma che siamo in grado di mantenerla si capisce anche da questo: seppure la riqualificazione immobiliare è il nostro core business, siamo attenti a tutto ciò che ruota attorno al mondo che coinvolge gestori e proprietari di strutture.

Sapevi che esiste un Fondo per il Turismo Accessibile?

Puoi leggere il Decreto nella sua interezza per maggiore approfondimento, ma intanto sappi che

  • la dotazione finanziaria totale è di 18 milioni di €, suddivisi equamente tra il 2022, 2023, 2024
  • finanzia interventi atti a favorire l’inclusione turistica, consentendo alle persone con disabilità di accedere alle strutture ed usufruire di tutti i servizi
  • è finalizzato a garantire alle strutture l’ottenimento delle certificazioni per il turismo accessibile quali UNI ISO 21902:2022(certificazione standard turismo accessibile), UNI CEI EN 17210:2021 (certificazione di accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali), UNI/PdR 92:202 (per gli stabilimenti balneari (Linee guida per la sostenibilità ambientale, la certificazione di accessibilità, la qualità e la sicurezza dei servizi)

Il testo del Decreto, indica anche i codici ATECO delle attività turistico-ricettive che possono beneficare dei fondi; tra questi esercizi alberghieri ed extra-alberghieri.

La Prassi di Riferimento 131:2022

Un ulteriore passo in avanti normativo è stato fatto con la Prassi di Riferimento 131:2022, emanata dal Ministero del Turismo, in collaborazione con UNI – Ente Italiano di Normazione, all’interno della quale vengono esplicitati quelli che sono i requisiti per ottenere le certificazioni per il turismo accessibile.

Alcuni punti particolarmente interessanti in chiave riqualificazione immobiliare della struttura:

  • le camere debbono rispondere con sicurezza alle specifiche necessità di mobilità e alle varie tipologie di disabilità, non solamente motoria
  • i bagni devono prevedere un’organizzazione razionale degli spazi, tali da assicurare il completo e semplice utilizzo dei servizi
  • le sale ristorante, relax, intrattenimento e gli ambienti comuni devono essere raggiungibili tramite percorsi accessibili a tutti e garantire la fruibilità per qualsiasi tipologia di utente diversamente abile

In gioco, entrano inoltre anche esigenze dal punto di vista della comunicazione e degli strumenti attraverso i quali esperirla; la Prassi indica infatti che bisogna dare descrizione dell’offerta in maniera tale da essere comprensibile a tutti i turisti con disabilità, mediante l’utilizzo di mezzi di comunicazione audio-visivi, consultabili nelle aree comuni e nelle camere.

Insieme, possiamo cogliere l’opportunità

Investire nella riqualificazione immobiliare della tua struttura alberghiera o extra alberghiera potrebbe portarti davvero importanti benefici, permettendoti di ampliare la platea potenzialmente interessata alla tua struttura, sempre all’interno dei confini immaginati per il tuo ospite ideale.

Una volta reperita e consultata attentamente la documentazione – anche con l’aiuto di una figura esperta in materia fiscale e finanziaria – potremo capire insieme come sviluppare un progetto che permetta alla struttura di ottenere le certificazioni per il turismo accessibile e, di conseguenza, l’accesso ai fondi per il turismo accessibile.

Vogliamo aprire nuove prospettive?

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